10 maggio 1985
Ennio non è più con noi

 

Orazione funebre svolta da Luigi Beviacqua – segretario della F.I.L.T - C.G.I.L.. di Venezia – il giorno 12.5.1985 alle ore 11 per onorare la scomparsa dell'amico e compagno Ennio Rizzo
(Fondamenta delle Zitelle Giudecca Venezia)

Amico Ennio

Non volevo assumermi il compito di onorarti qui, oggi, in questa triste circostanza. Per il timore di non averne la forza e per paura di non riuscire a farlo nel giusto modo cui sel degno di essere ricordato,

Mi sono però convinto di essere l'amico e il compagno che tra i molti tuoi amici e compagni aveva il dovere dl affrontare questa prova

Quindi sono qui. Ma non sono solo. Con te e vicini a te siamo in molti.

Siamo un mare di amci, siamo due generazioni che vengono ad onorarti.

Con loro io sono qui anzittutto per portare una parola di solidarietà umana, ai tuoi cari; ai tuoi familiari che si ritrovano scossi. Rattristati e feriti negli affetti più cari e nella nobiltà dei loro sentimenti

Di te caro Ennio voglio ricordare la tua militanza nella organizzazione del movimento operaio.

Fin da ragazzino. In pantaloncini corti. Sei entrato a fare parte del movimento dei lavoratori e fin dal tuo inserimento tra i veteran i del lavoro ti se i subito distinto.

Hai iniziato con l adesione all organizzazione della C.G.I.L. nella quale i per oltre quarant'ann i sei stato militante, rappresentante e apprezzato dirigente.

Il tuo arricchimento nella conoscenza dei problemi che investivano il mondo del lavoro, ti ha sempre portato ad essere punto di riferimento nelle lotte operaie.

La tua coscienza di democratico. Sostenuta da una ferrea coscienza di classe ti é valsa ad acquisire un crescendo continuo di stima e di rispetto che si sono favorevolmente proiettate all interno della nostra C.G.I.L.

Tu hai sempre sprigionato fiducia tra i lavoratori.

La tua presenza é sempre stata in prima fila per orientare e per guidare; per acquisire cioé alla linea della riscossa operaia i deboli e gli incerti…. E sei sempre risultato determinante. Anzi. Si può dire che il tuo altruismo é risultato il più vincente tra i vincenti.

Di te non si può che dire che sei stato fautore di progresso, di democrazia e d i pace. Uomo, quindi, di larghe vedute.

Nell azione eri il primo tra i primi

Nel confronto dialettico, la vastità dei tuoi sani argomenti e l'arduo compito che ti imponevi per produrre le condizioni capaci di fare prevalere la ragione sui sopprusi, hanno sempre prodotto l'effetto che anche i tuoi diretti antagonisti finivano col riconoscerti pregi, stima, rispetto. Coerenza, e dare valore alle tue idee.

Il tuo stesso rigore morale era simbolo di rara serietà.

La tua dedizione, senza risparmio di energie, per aiuta re sempre e chiunque si fosse rivolto a te, sono state esempio di possesso di generosità; di doti umane e di civiltà che hanno indicato a molti la strada giusta; la strada della ragione.

Nella commissione interna dei lavoratori della vecchia A.C.N.I.L.. sei stato la loro bandiera e quella C.G.I.L.

Nel sindacato di tutti i lavoratori dei trasporti sei stato per lunghi anni il pilastro vero sul quale poggiavano, e non invano, le speranze dei lavoratori per conquistarsi un futuro migliore.

Il sindacato e i lavoratori sono oggi qui con te.

Amico Ennio, compagno Ennio, credi, gli assenti qui oggi per motivi di lavoro, sono in realtà presenti con la loro mente; col loro pensiero, col loro cuore, tuiti infatti hanno avvertito il bisogno di venire ad onorarti.

A renderti comunque questo sentito saluto qui si confondono tra loro molte rappresentanze:
Cittadini, giovani, meno giovani e piu' anziani.

Amici, compagni, lavoratori e dirigenti sindacali e politici di diversa estrazione; e degna di te é la presenza di compagni e dirigenti del partito comunista del quale sei stato apprezzato e degno militante.

Come dire che in questa strada aperta; in questo scorcio di citta' nessuno si sente fuori posto; si sente estraneo.

Direi, invece, che proprio tu, compagno Ennio, sei riuscito a riunirci; a metterci insieme per ridettarci il tuo messaggio di sempre. Quello cioé di non fermarci; di continuare nelle lotte per affermare gli ideali di progresso del mondo operaio, dei pensionati, per dare spazio e vita ai giovani per difendere le nostre istituzioni e rendere sempre piu' salda la democrazia…. Per l'affermazione dei cui ideali, fin dalla tua giovane età, hai contribuito a conquistare.

Caro Ennio, anche per tali ragioni che ti rivolgiamo oggi un grande saluto; un riverente saluto. Il saluto che si da ad un amico vero che, a molti ha insegnato la vita.

Sono tutte motivazioni che ci inducono a stringerci tutti intorno a te, caro Ennio. In un commosso, fraterno e generale abbraccio.

Oggi i nostri sentimenti più intimi sono stati frustrati da questo doloroso evento ma, credi Ennio, anzi sii certo, i tuoi insegnamenti si sono radicati in molti di noi in modo profondo. Il che significa che i frutti sperati non mancheranno.

Amico Ennio; amico di tutti noi, il dolore immane che proviamo lo accumuniamo con quello di tutti i tuoi cari di famiglia, ai quali rivolgiamo ancora i sensi del nostro più sentito cordoglio.

Desidero aggiungere solo queste parole prima del mio commiato:

Ennio caro, la tua scomparsa ha reso più vulnerabili i miei sentimenti e quelli di non pochi comuni amici e compagni che con te hanno fatto vita nel sindacato.

Riteniamo questa violenza luttuosa una grave ed immensa ingiustizia.

Per quanto possa essere poca cosa' ci conforterà pero' il fatto che, oltre alla C.G.I.L., saranno sicuramente tanti e tanti compagni lavoratori, specie quelli dell a.c.t.v., che per lungo tempo continueranno a parlare di te, di quanto hai dato alla causa dei lavoratori per il loro progresso e della tua grande sensibilità umana.

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