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Giorgio Rizzo per tutti Gino
Gino Giorgio
Nel giorno del suo 89° compleanno
09/04/1928 - 09/05/2017

Un altro pezzo della mia famiglia se n’è andato, un pezzo importante, il più riservato, colui che conosceva tutto, marachelle incluse dei fratelli Rizzo che da oggi chiudono il loro cerchio.

Quatto fratelli uniti a vita e nella vita, una vita stupenda bellissima fatta di tanto amore, altruismo empatia ma soprattutto vissuta con etica e una moralità. indiscutibile.

Gino era quello dei segreti mai svelati era il nostro “custode”, dello scorporo delle notti insonni a contare a 30/40. Quello che il lunedì “copriva” i buchi dei fratellini birichini.

Una parte dei rizzo   Gino

Non c’è molto da raccontare di lui solo che era una persona molto seria, riservatissima la cassaforte dei segreti della famiglia.

Parole di Bea per Gino.pdf

Ciao zio, questo è il mio saluto.

Sei statto un esempio di forza, costanza dignità e principio.
La vita non ti ha di certo risparmiato nulla ma tiu, con la tua testarda voglia di vivevre hai lottato fino alla fine.

Potrei dilungarmi, ma come ben sai, e non ridere, di predicatori in famiglia ne abbiamo avuti, perciò voglio solo dirti ciao, con la sicurezza che ora tu sei con tutte le tue amate donne.
Con il cuore in pace ed in armonia. Certa che sarai con i tuoi fratelli, tutti e con la tua adorata mamma in una di quelle situazioni che con amore e sorriso amavi descriverci.

Un abbraccio forte, cercheremo di passare i tuoi ricordi ai prossimi Rizzo compresa la passione per i funghi! OK?

Stai sereno qui andrà tutto bene.
La tua amata pronipote.
Beatrice

Un ricordo di Gian:

Per voi questo mio ricordo struggente dello Zio, questa persona forte nel suo dolore profondo, che mi ha fatto da secondo padre, il mio pensiero triste più che mai ora che non c'è più, una stretta al cuore, dolorosa e postuma.

Mi sovvengono alla mente, tanti ricordi!, quando il papà con Gino, Ennio e Renato e portavano tutta la tribù ( come tutti quelli che anno il vizio del gioco, un po come la famiglia De Sica ), per i casinò, a perdere fortune, privilegiati nell' ospitalità dei tenutari, alberghi, ristoranti di qualità, ma abbondantemente ripagati.

A tavola, oltre a gozzovigliare, era un modo di stare comunque tutti insieme negli affetti, cosi come a casa dei miei nonni nelle feste raccomandate, noi si sentiva appena i discorsi, cosi come i litigi tra fratelli e cognate, ma eravamo poco attenti perché protetti dalla loro presenza comunque protettiva, eravamo noi figli spensierati e sicuri della loro presenza, ma ora che siamo noi che assolviamo a quella ultima figura garante di tranquillità che diamo a nostra volta, a Bea, Anna, Daniele ed Enrico, ecco che riaffiorano nella mente, quei ricordi.

Con Gino si fa ancor vivo il pensiero dei suoi gesti, come quello di sistemarsi i capelli con le dita a mo’ di pettine ed il suo piacere di camminare in montagna andando a funghi, la sua grande passione, quante specie conosceva!, con me al fianco me ne indicava varietà infinite spiegandomi le qualità ed il nome anche latino, per scherzo gli chiedevamo noi tutti se fosse sicuro della commestibilità, lui per scherzo diceva che intanto, prima di mangiarli, li faceva assaggiare alla suocera Gigetta e giù a ridere, e tanti altri aneddoti, come gli scherzi allo zio Renato, nascosto tra il fogliame del bosco, facevo una specie di grugnito da plantigrado e vedevo la sua reazione spaventata, o come quella volta che vide un capriolo e gridò a noi, dai che è imbarazzato, non so ancora bene cosa volesse dire?, forse lo vedeva già in salmi, non lui che arrancava con fatica tra i rami, mentre il capriolo con un balzo era già sparito, oppure sempre lo scherzo a Renato, preparata una vanesa di porcini finti posti tra l'erba ed il papà, Gino ed io, quando Renato si era avvicinato al nostro gruppetto, e noi chiacchierando distratti ed indifferenti, aspettando il momento che aspettavamo, quando l'ignaro zio si fosse accorto di ciò che avevamo tramato alle sue spalle, ma niente, noi puntando lo sguardo verso terra, fino ad incuriosirlo ed allora ecco l'esclamazione sua, lo stupore e la nostra ilarità per lo scherzo riuscito e la volta che Ennio si era perso per i boschi, persino la polizia con gli elicotteri si era alzata in volo alla ricerca, quanti ricordi!

Chi imparerà a riconoscere tutte quelle varietà di funghi?


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